1×03: Oriente contro Occidente

Primo episodio del nuovo anno che però esce a pochi giorni dal mese successivo… ad ogni modo le monografie lasciano spazio (per il momento) ad argomenti di più ampio respiro. Il termine JRPG è razzista? Cosa differenziano i videogiochi di ruolo giapponesi dal resto delle produzioni occidentali? La situazione delle produzioni provenienti dal Sol Levante è così buia come la si descrive? A questi e (tanti) altri interrogativi il Dungeon Master Giuseppe Saso cercherà di rispondere accompagnato dalla fida entità extraplanare nota come Il Distruggitore e allietato da canti e perle di saggezza di un’ospite d’eccezione, il bardo Mario “AIO” Morandi del clan dei Videgiocatori Figueiri.

I tesori rinvenuti dal Vault 13: The Elder Scrolls V: Skyrim Lost Odissey Shadowrun Returns

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L’Antro di Chora filo diretto con i messaggi degli ascoltatori

Level Up! Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars. Il boss segreto Culex e la felice collaborazione tra Nintendo e Square.

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6 Responses to "1×03: Oriente contro Occidente"

Alan Slade ha detto:

11 Febbraio 2014 alle 13:00

Per il momento ho ascoltato solo i primi 45 minuti del podcast. Appena lo finirò scriverò un commento più completo.
Vorrei citare due perle del recente passato, occidentali, con una trama interessante e un gameplay diverso da solito. Parlo di Silver e di Septerra Core, non so se qualcuno di voi ci abbia giocato. Due giochi che ripeto hanno per me un grandissimo valore e sono un perfetto ponte tra il mondo occidentale e orientale.
Comunque anche io (e tantissimi altri, nelle lunghe discussioni da forum), piuttosto che dividere i giochi di ruolo in occidentali e orientali, li divido, usando i termini tecnici, in story-driven e world-driven. Parlando di Dark Souls, l’ho cominciato da poco, su Pc, e per quanto si basi su di un gameplay solido, non mi sta fornendo alcuno stimolo a proseguire, data l’inesistenza di una trama, e poggiando tutta la sua forza sul sistema di combattimento. Una delle “lagune” che più si fa sentire è la possibilità di cadere nel vuoto (quindi niente più muri invisibili, finalmente), ma che fa sentire ancora di più la mancanza di un sistema di salti adeguato, dove il più piccolo muretto ci vieta di raggiungere le location desiderate.
A presto per il resto dei commenti.
Intanto vi faccio i miei complimenti per le tematiche trattate, sempre interessanti 😉

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1. Giuseppe Saso ha detto:
  
  11 Febbraio 2014 alle 17:32
  
  Ok, attendiamo i tuoi pareri sulla restante parte dell’episodio. Personalmente non amo la serie di From Software più che altro perché non ho sufficiente pazienza e caparbietà, qualità necessarie se si desidera fruire appieno i tre giochi (Demon Souls, Dark Souls e il seguito di imminente uscita) nonché proseguire nell’avventura sino alla fine. 🙂
  
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Il Distruggitore ha detto:

11 Marzo 2014 alle 17:27

Ma chi è quel cialtrone che parlava continuamente di “Dungeon Siege” e della sua lotta col Drago mentre si capiva benissimo che il gioco in questione era “Dungeon Lords”?? … Ah ero io… a volte capita, la vecchiezza…

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1. Festuceto ha detto:
  
  23 Giugno 2014 alle 20:08
  
  Distruggitore, i tuoi 2000 anni si fanno sentire ma non ti crucciare, capita anche ai più giuovani! Se hai amato Skyrim non puoi perderti l’immenso (in tutti i sensi) Morrowind di cui ti consiglio la cosiddetta “final release” che implementa tutte le patch essenziali…
  Comunque permettimi di dire che non hai distrutto abbastanza in questo episodio! 😀
  
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  1. Il distruggitore ha detto:
    
    24 Giugno 2014 alle 16:03
    
    Festuceto, istallai Morrowind sul mio PC mosso dalla voglia di allibirmi dai miglioramenti grafici promessi dal hi res pack che alcuni fan modders realizzarono per cotale giuoco. Purtroppo, pur avendo attraversato lo spazio tempo più di una volta, ho trovato certe meccaniche e le ovvie laGune tecniche di un titolo oramai “antico” troppo ostiche per i miei attuali gusti, o forse perché ancora troppo segnato da Skyrim che allora girava allegramente sul mio hardware. Lo disistallai dopo un paio d’ore.
    …
    Per quanto riguarda la puntata in verità c’è poco da distruggere, amo il GDR occidentale quanto quello orientale, ma il merito non è del genere, semmai del titolo. Se riesce a “prendermi” non mi spaventano i temi fantasy asiatici, anche se con stereotipi spesso abusati, vedi protagonisti teenager, figaccioni, spesso traumati di cui si innamora la bella di turno accompagnati dal buffone solito che deve rendere tutto macchiettistico sennò er giappo non capisce la storia. Diciamo che dopo più di trent’anni di questa roba, tra anime, manga e giochi uno si rompe la balle e alla fine preferisce un open world.
    Grazie del commento, continua a seguirci sennò lo skafundro ti viene a prendere nel sonno.
    
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    1. Festuceto ha detto:
      
      6 Luglio 2014 alle 18:23
      
      Io invece non ho ancora giocato Skyrim, quindi trovo Morrowind ancora esaltante… comunque il fascino di Morrowind è senza dubbio nella vastità delle location e nel numero immenso di patch. Purtroppo il mio compucesso non mi permette di giocarci più, ma appena sarà possibile vorrei finirlo così da potermi cimentare poi con Oblivion ed infine, forse entro il 2030, con Skyrim (eh si, mi piace giocare i giochi quando diventano obsoleti…)
      I jrpg li conosco poco, ma conosco molto bene gli anime e i manga e anche io mi sono stufato della solita formula per teenager che affligge ormai l’80% delle produzioni in questo campo… ma così piace (e non solo ai giapponesi) e così sarà… Sicuramente però giocherò i primi Final Fantasy su NES. Ho già provato brevemente il primo e l’impatto è stato gradevole… ed almeno per ora…nessun teenager… 😀
      Ovviamente continuerò a seguirvi ma tu esci più spesso dal tuo frigorifero (che tra l’altro è la fiera del precotto) e torna presto in trasmissione!
      
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