News: Dragon Age Keep
Dragon Age Keep: per chi perde i dati, per chi cambia piattaforma.
Una delle sfide più rilevanti a cavallo tra due generazioni di console è il trasferimento dei nostri dati di gioco da una piattaforma “in pensione” ad una “appena nata”. Non si tratta infatti di una problematica banale – pensateci un attimo – quando le serie videoludiche evolvono nel corso degli anni dipanando e intrecciando trame o personaggi con annesse scelte dettate dal giocatore. Se poi consideriamo un genere come quello dei giochi di ruolo la questione diventa ancor più complessa. Bioware era riuscita a salvarsi in extremis con la saga del Comandante Shepard ma con l’oramai imminente uscita di Dragon Age: Inquisition ha dovuto compiere alla fine – ironia della sorte – una scelta: nasce così Dragon Age Keep.
Per chi si diletta con lo sviluppo di applicazioni e siti web la natura di Keep appare ben evidente. L’idea è infatti quella di una pagina web – al momento in beta e accessibile soltanto da browser web ma presumibilmente più tardi anche da apposite app per tablet e cellulari – che permetta di generare una versione “ridotta” dei salvataggi di Dragon Age: Origins, Awakening, II e tutti i relativi DLC significativi di ciascun capitolo contenenti le scelte più rilevanti che in qualche modo influenzeranno la nostra partita di Inquisition. È sufficiente effettuare il log-in con le proprie credenziali di Origin per accedere alla “tapestry” un murales che riassume con vari tasselli illustrati tutte le scelte cruciali dei giochi da noi compiute.
Il grado di finezza è quasi sconcertante: si va da quesiti più evidenti (per chi ha giocato i capitoli della serie) quali “chi ha sferrato il colpo mortale all’Arcidemone in Origins?” oppure “con quale fazione tra maghi e templari si è schierato Hawke nel Terzo Atto di Dragon Age II?” sino ad arrivare a decisioni più oscure che potenzialmente potreste non ricordare – vuoi perché è trascorso troppo tempo dalla vostra ultima partita o perché tale scelta è collocata all’interno di una quest secondaria che non avete mai affrontato – come ad esempio “siete riusciti a riconciliare Oghren e Felsi in Awakening?”. Insomma potete sbizzarrirvi come meglio credete senza preoccuparvi di eventuali incongruenze (Keep provvederà a segnalarvi le scelte in conflitto proponendovi le possibili soluzioni) con tanto di riassuntone slide-show della vostra linea temporale narrata da Varric (in lingua inglese).
Inoltre per chi ha giocato è possibile importare i protagonisti di DAO e DA2 magari per utilizzarli come basi di partenza. Chi invece si ritrova impossibilitato a far ciò non si preoccupi: il Keep utilizzerà uno “stato default/predefinito” con tutte le decisioni considerate canone dagli sceneggiatori di Bioware.
In conclusione quindi i vantaggi della soluzione adottata dalla software house canadese sono ben evidenti: permettere di giocare a Dragon Age Inquisition con il “proprio” universo contenente scelte cucite su misura. Che è poi una gran cosa perché evita lo sbattimento di chi non desidera rigiocarsi tutti i capitoli precedenti (che sarebbero comunque limitati a PC, Xbox 360 e PS3 oltre a richiedere millemila ore di gioco) e l’impossibilità fisica di importare i salvataggi da una piattaforma di gioco all’altra nel caso si opti per un passaggio alle versioni di Inquisition su PS4 / Xbox One o semplicemente la sfiga c’ha messo il suo zampino cancellando definitivamente i nostri vecchi salvataggi. Tutto ciò nell’ottica ottimista che le tanto decantate scelte di DAO, Awakening e DAII siano davvero influenti in questo nuovo capitolo e non uno specchietto per i videogiocatori-allodole come Mass Effect 3 ha tristemente dimostrato…