UNBOXING THE BOXES – A Xbox story

La guerra delle xbox

Quando l’età avanza ed il tuo tempo deve essere diviso fra lavoro, moglie, figli e tutte le varie ed eventuali che la vita ti scaraventa davanti, non rimane molto spazio per le tue passioni. Ogni minima occasione, quindi, deve essere sfruttata per non farti percepire in punto di morte quella fastidiosa impressione di non aver vissuto. Complice una congiuntura favorevole che vedeva numerose consorti (e relativa prole) fuori città si è pensato di organizzare una cena evento fra amici, hardcore gamers di vecchia data, in cui far girare contemporaneamente tutta la generazione di console Microsoft. Un incontro/scontro fra Xbox, Xbox 360 ed Xbox One. In genere queste cose si fanno fra console di case diverse, ma annoverando fra i miei amici più boxari che sonari si è deciso di “monomarcare” la serata. Inizialmente il menù avrebbe dovuto essere: antipasto di mare, tubetti con le cozze e grigliata di pesce, il tutto innaffiato da vino bianco. Poi qualcuno, fra i videogiocatori più incalliti, ha avanzato un’obiezione. Presenziare una cena del genere avrebbe sottratto prezioso tempo alle amate Xbox. All’unanimità si è quindi optato per un veloce buffet a base di patatine, hamburger alla piastra da adagiare in panini al sesamo e straccetti di pollo, sempre alla piastra, da arrotolare dentro piadine extralarge. Birra gelata e rutto libero. Si poteva mangiare in piedi assistendo, nel contempo, alla sfilata delle macchine da gioco. Complice una piacevolissima serata estiva, ho organizzato il tutto in veranda. Odore di carne alla piastra, rumori di tappi di birra che saltavano, brezza rinfrescante da nord-est e soprattutto 3 Xbox pronte a girare su un televisore maxischermo full HD. Regina della serata, ovviamente, una fiammante Xbox One ancora imbozzolata nel suo involucro di cellophane. E non perché fosse nuova. In realtà la console è stata comprata al day-one, ma il mitico Angelo, proprietario della console, la conserva come una reliquia ancora con i ferma cavi originali. Ho potuto, quindi, vivere l’esperienza di scartarla come fosse nuova. La cena è stata un susseguirsi di piacevoli emozioni che mi ha riportato alla mente le serate Super Nes Vs Mega Drive della mia giovinezza. Come si conviene a questi eventi, il tutto si è svolto in modo caotico, ma per dovere di cronaca cercherò di mantenere il racconto il più schematico possibile.

ASPETTO

La prima caratteristica del confronto riguarda la cosa che più salta all’occhio. Il look delle console. Si passa dalla Xbox che, per rendere giustizia al suo nome, non è altro che un quadrato di plastica nera con quella che dovrebbe essere una grande X fusa all’interno della scatola. Xbox appunto.

Xbox
Xbox uno, altro che one

Il risultato non è dei migliori, tant’è che negli anni che furono mia nonna l’ha spesso confusa con una delle scatole di scarpe di mia sorella. Decisamente migliore l’aspetto della Xbox 360, che in tutte le sue versioni ha sempre emanato un fascino notevole. Con la Xbox One, Microsoft ha fatto non uno ma due passi indietro. La console sembra una grande radiosveglia cinese, con la parte destra zigrinata come un vecchio videoregistratore anni ’90. Ma quello che lascia basiti sono le dimensioni massicce. Tenete conto che la TV poggiava su un mobiletto di arredo, di quelli tipici da parete attrezzata, occupandolo quasi tutto. Uscita la Xbox One dalla scatola ci siamo guardati e ci siamo detti in coro: “E mò dovè lo mettiamo ‘sto mausoleo?”. Abbiamo dovuto posizionare una sedia accanto al mobiletto per poter metterci sopra la console che altrimenti non avrebbe trovato posto. Una soluzione di una ineleganza epocale, senza considerare che in questo modo il kinect era fuori fuoco completamente, essendo per ragioni logistiche, posizionato in bilico fra sedia e mobiletto. Se mai in futuro dovessi comprare una Xbox One si presenterà il serio problema di dove collocare tale mostro senza suscitare le ire di mia moglie. Non so cosa avesse in testa la Microsoft, ma l’unica spiegazione è che il designer della Xbox One sia lo stesso della Fiat Stilo. Tirando le somme la classifica parziale è la seguente :

1° Xbox 360

2° Xbox

3° Xbox One

DASHBOARD

Accese le console, la seconda cosa  che si nota immediatamente è, l’ovvia, differenza fra le dashboards. La dashboard della Xbox ha un look futuristico nonostante l’età. E’ assolutamente minimale ma quello sfondo verde, le animazioni, il font e le finestre a scomparsa fanno molto “Minority report” in verdino anziché in azzurrino. Molto gradevole. La dashboard della Xbox 360, invece, non brilla per originalità. Gli avatar del giocatore, scopiazzando dalla Wii, hanno un che di troppo fanciullesco. Decisamente fuori tema per degli ultra trentenni attempati. Non ci siamo.

Xbox
La dashboard della Xbox one. Mattonelle a gogo

La dashboard della Xbox One, con la ormai celeberrima interfaccia a mattonelle dà subito l’idea che la console sia orientata non solo verso il gaming puro ma verso una multimedialità casual che tanto va di moda oggi. A me ha subito ricordato una specie di Apple TV ma coi videogiochi dentro. Visto che abbiamo nominato Apple parliamo di questa interfaccia a mattonelle o “tiles interface” per gli anglofoni. Questa interfaccia è diventata tristemente famosa in quanto ha reso praticamente inutilizzabile Windows8 su qualsiasi PC desktop. Non si sa per quale oscura ragione, Microsoft ha cercato di utilizzare una interfaccia studiata per smartphone, palmari e console su PC da scrivania. Le mattonelle funzionano bene su un touch screen, funzionano bene se comandate vocalmente e dal kinect o al massimo dal joypad. Ma, caro Bill, non funzionano con un mouse. E non ci convincerai mai del contrario. Se anche Apple, che ha fatto dell’innovazione il suo credo, ha tenuto ben distinti iOS da OSX ci sarà un motivo… non credi? Deliri innovativi della casa di Redmond a parte, come dicevamo, su Xbox One l’interfaccia a mattonelle funziona. E’ piacevole a vedersi, ogni mattonella funziona in multitasking. Si può mettere in pausa il gioco, uscire alla dashboard senza disconnettere la sessione, vedere il gioco che si muove in background, utilizzare una qualsiasi funzione su un’altra mattonella come ad esempio telefonare con Skype, per poi tornare come se niente fosse a giocare dal punto in cui si era lasciato. Il tutto comandato volendo, anche dal kinect. Notevole. Classifica delle dashboard:

1° Xbox One

2° Xbox

3° Xbox 360

AFFIDABILITA’ E RUMOROSITA’

La Xbox, è risaputo, funziona anche sott’acqua. Potete usarla come oggetto contundente, come sgabello per raggiungere le mensole più in alto dell’armadio, come tavolinetto per i bambini. Qualsiasi cosa gli facciate e qualsiasi uso ne facciate funzionerà sempre. Fra l’altro soffrendo in silenzio. La rumorosità della Xbox è ampiamente nella norma. Per contro, la Xbox 360 è una delle macchine più fragili che abbiano mai visto la luce. Basta un minimo sbalzo di tensione, basta un urto un po’ più brusco, basta che la temperatura della sala sia un pò troppo alta, basta anche solo guardarla male che smetterà di funzionare. La Xbox 360 è suscettibile. Si sa. Tacciamo sulla triste storia dei tre led rossi che ormai è leggenda. Le persone presenti alla cena, solo con le console ricomprate a causa di fusioni varie hanno pagato l’Università ad uno dei figli di Bill Gates. Come rumorosità possiamo asserire, senza la paura di essere smentiti, che la motozappa del mio vicino è meno rumorosa. La Xbox One è, invece, silenziosissima. Tanto da chiedersi se sia accesa o meno. I dati del produttore parlano di 39 decibel. Come metro di paragone, tenete conto che il rumore di fondo di una stanza vuota è 35 decibel. Praticamente non pensate di farvi scappare una puzzetta e di passare inosservati. Puzza a parte, sarà chiaramente udibile da che parte è arrivato il rumore molesto. Stranamente, e questa è un’altra di quelle cose che sarei felice se Microsoft mi spiegasse, dall’alimentatore arriva invece un ronzio molto fastidioso udibilissimo se nella stanza c’è silenzio. E come fare una automobile ultrasilenziosa per poi dotarla di una petomarmittta (per restare in tema). Classifica :

1° Xbox One

2° Xbox

3° Xbox 360

JOYPAD

Il primo joypad della Xbox era assolutamente inutilizzabile. Chiamato amichevolmente “fatty” era più obeso di un americano obeso. A parte le dimensioni non umane, era impossibile giocare senza slogarsi le falangi a causa della disposizione senza senso dei tasti. Per fortuna, essendo il joypad più grande di un giapponese medio, per il mercato nipponico ne fu realizzata una versione “small”. Tale versione fu poi adottata in tutto il mondo. La versione small è molto funzionale. Osservando attentamente il pad, l’amico Paolo, ha giustamente concluso : “Di comodo è comodo anche se la croce analogica è un po’ dura… ma a che serve questa specie di frustino che penzola sul retro del pad?” “Paolo quello è il cavo” è stata la risposta del tecnologico Matteo. Vedere un joypad col cavo, oggi, fa molta tenerezza.

Xbox
Il classico controller della Xbox

Come in pochi anni siano cambiate le nostre abitudini e di come ci si dimentichi di quanto sia scomodo il passato è impressionante. Ringraziamo l’inventore del wi-fi. Il pad della Xbox 360 è ergonomicamente perfetto. Nulla da eccepire. Il tasto di accensione a forma di X che si illumina di verde è la ciliegina sulla torta. Unico neo, la croce direzionale che è più scomoda di quella della Xbox. Arriviamo al controller della Xbox One. E’ identico a quello della 360. Hanno, però, saggiamente modificato la croce direzionale “affossandola” e adesso è più comoda. Poi ha i grilletti che vibrano ed il vano batterie a scomparsa. Innovazioni utili ma non fondamentali. E’ senza dubbio il miglior pad in circolazione. Classifica dei pad :

1° Xbox One

2° Xbox 360

3° Xbox

CARATTERISTICHE TECNICHE

E’ la più inutile delle comparazioni. Se non siete nerd dentro saltatela tranquillamente. Anche volendo fare le dovute proporzioni “tarando” le valutazioni in base all’anno di uscita delle console, vince a mani basse la Xbox One. L’evoluzione tecnologica fra serie successive di console è una cosa ovvia. Stiamo parlando della Microsoft mica della Nintendo. Partiamo dalle CPU (riferite alla console in uso quella sera). La Xbox monta una Intel Coppermine 32 bit a 733 MHz. La Xbox 360 monta una tri-core Xenon a 3,2 GHz. La Xbox One può sfoggiare un otto-core AMD 64 Jaguar a 1,7 GHz.

Xbox
La Xbox 360 sembra meno vintage della one

Non lasciatevi ingannare dalla  frequenza di clock relativamente bassa della Xbox One. La soluzione otto-core serve, appunto, ad aumentare la potenza di calcolo abbassando la frequenza di funzionamento. L’elevata frequenza è una delle probabili cause dell’elevata fallacità della Xbox 360. Un dato realmente interessante riguarda la memoria RAM. Si parte dai 64 MB della Xbox, passando ai 512 MB della Xbox 360, per finire con i roboanti 8 GB della Xbox One. Chi ha esperienze di programmazione sa quanto importante sia avere molta RAM a disposizione per garantire performance decenti dei software. Le schede grafiche a corredo sono le seguenti: una Nvidia NV2A a 244 MHz per la Xbox, una ATI Xenos a 500 MHz per la 360 ed una AMD Radeon Durango a 853 MHz per la Xbox One. L’escalation tecnologica risulta evidente anche nei lettori. La Xbox monta un normalissimo DVD-ROM. La Xbox 360 sempre un DVD-ROM ma dual layer. Discorso a parte merita la Xbox One che monta un blu-ray. La particolarità sta nel fatto che questa è una tecnologia “figlioccia” di Sony, ovvero del male assoluto secondo Microsoft. Ma ormai il blu-ray è standard di fatto e quindi anche Microsoft  (che ai tempi “tifava” per lo standard HD-DVD) deve sottostare. Ultimo dato tecnico saliente è il supporto, da parte di Xbox One, dello standard video 4K. Ottimo direte voi. Inutile aggiungo io. La tecnologia 4K è ancora acerba oltreché costosa. I contenuti 4K, secondo alcune ottimistiche previsioni, si inizieranno a diffondere fra cinque/sei anni. Ovvero quando la console dovrebbe essere a fine ciclo vitale. Tirando le ovvie somme:

1° Xbox One

2° Xbox 360

3° Xbox

PARCO GIOCHI

Durante la serata abbiamo avuto l’opportunità di organizzare un bel torneo a FIFA 14. Ma non solo. Ci siamo concessi un paio di sfide ad NBA 2K14. Per finire in bellezza abbiamo svuotato qualche caricatore con Call of Duty: Ghosts e tirato un paio di fendenti con Assassin’s Creed IV. Nulla da dire circa l’aspetto a video dei giochi. La Xbox One è di un’altra generazione e si vede. Ma l’effetto “mascella slogata” non c’è stato. Sicuramente, essendo i primi giochi next-gen è normale che questo avvenga, ma non posso nascondere la delusione. Per quanto concerne la dotazione di giochi è ancora troppo presto per poterla confrontare con quella delle altre Xbox. E non avrebbe neanche senso, il confronto semmai sarà con la PS4. Senza ombra di dubbio la Xbox 360 ha sofferto il parco giochi della PS3, molto di più di quanto la Xbox abbia sofferto contro la PS2.

CONCLUSIONI

Chi si aspetta una classifica “finale globale” resterà deluso. Leggetevi il commento sottostante in quanto più esplicativo. A serata conclusa, si è un po’ riflettuto su quello che avevamo visto. Xbox ed Xbox 360 sono state, seppur con tutti i difetti evidenziati, grandi macchine. Erano macchine da gioco dure e pure. Questa sensazione la Xbox One non c’è l’ha data. Sembra più un media center che una console da gioco. Tutte quelle funzioni che le magiche “mattonelle” ci permettono di fruire strizzano l’occhio ad una platea di utenti molto più ampia. Se questo sia un bene o un male è presto per dirlo. Ma resta forte l’impressione che, molte di queste funzioni saranno fruibili solo negli U.S.A. . Il potersi vedere film e sport in streaming con tanto di statistiche live è una prerogativa esclusiva degli yankees.

Qualche giochino della Xbox 360
Qualche giochino della Xbox 360

Tutte quelle mattonelle sono progettate per accogliere collegamenti a Netflix, MLB TV, NFL TV, Amazon Video, ESPN, FOX Now, Crackle, Hulu Plus, RedBox instant e tante altre features che solo gli americani potranno fruire. A me pare che Microsoft voglia abbandonare lo scontro intrapreso con Sony offrendo una tipologia di intrattenimento diversa. Sembra che però si abbandoni, anche, il tentativo di contrastare PS4 in tutti gli altri mercati. Se con Xbox 360 si voleva andare ad erodere fette di utenza perfino in Giappone, con Xbox One si offre un prodotto troppo “USA oriented”. E’ un prodotto americano, che piace agli americani, per americani. Potrò sbagliarmi, ma questa è stato quello che la serata mi ha trasmesso. Vedremo. Ammetto che, se le mie impressioni fossero giuste, mi dispiacerà per la prima volta non dover ospitare una Xbox nel mio salotto. Destino strano per un prodotto concepito proprio per essere fruito nei salotti anziché nelle stanza di un hardcore gamer.

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