Devil May Cry: un gioco…illuminato?

Devil May Cry: un gioco...illuminato?

Devil May Cry: mettiamo da parte grafica, gameplay e software house per concentrarci su un altro aspetto riguardante questo atteso videogioco:

Quando ho iniziato a giocare a Devil May Cry, sinceramente non pensavo che sarei mai arrivato a giudicare un hack’n’slash, come a un gioco dai, neanche tanto, mascherati messaggi contro le corporazioni, i mass media controllati dai “poteri forti” e il signoraggio bancario, tanto caro alla signorina Tommasi.

Mi spiego: il gioco inizia normalmente, sei il tizio figo che fa il figo e poi decide di essere ancora più figo con le sue pistole, la sua spada e tante abilità speciali. Ma lentamente qualcosa cambia, si inizia a notare un particolare sottotesto, decisamente atipico per questo genere.

Il gioco si scaglia principalmente contro tre di quelli che possono essere considerati i grandi mali del nostro tempo secondo alcuni punti di vista: le banche, la manipolazione dei media e il consumismo.

Il cattivo principale del gioco, tiene in scacco tramite i debiti economici le più grandi autorità mondiali, grazie alla sua presa di potere (demoniaco) che gli ha permesso di lavare il cervello della maggior parte degli abitanti della terra, tranne un piccolo manipolo di eroi illuminati.

Uno dei tanti "AD" riguardanti la bibita incriminata
Devil May Cry: Uno dei tanti “AD” riguardanti la bibita incriminata

Come hanno fatto?

Il primo ostacolo che ci si pone di fronte è quello dei brand, nello specifico la famigerata bibita “Virility”, presentata come una bevanda che aiuta a dimagrire e a restare in forma.
Ovviamente tutto questo è solo un pretesto di facciata, la bibita in realtà non aiuta a dimagrire, anzi, l’esatto opposto, sviluppa un’estrema dipendenza e coadiuva il controllo mentale demoniaco sugli esseri umani. In seguito si scoprirà infatti che l’ingrediente segreto della bibita è una secrezione prodotta da una Succube (no niente gnocche rosse con le corna NDR) , collocata direttamente nella fabbrica della sedicente bibita.

Devil May Cry
Devil May Cry: le succubi una volta erano un tantino meglio

Il secondo ostacolo, invece, è rappresentato dai media, abilmente controllati da Bob Barbas, anchor man dallo stile repubblicano nonché fondamentalista cattolico.
Sotto le dirette dipendenze di Mundus, dipinge costantemente le azioni di Dante e del suo gruppo come costanti attacchi terroristici, modificando i filmati in modo da distorcere la vera realtà dei fatti, attuando, quindi, un controllo a monte del pensiero collettivo, facendo credere alla popolazione di essere costantemente sotto attacco, informati a dovere solo dalla voce di “Raptor News“.

Devil May Cry
Devil May Cry: Notizia del giorno… Habemus DLC

Sicuramente la critica stile “no global” meno pesante,  è rappresentata dallo stage di Lilith, compagna di Mundus. Forse una piccola digressione per dare spazio a qualche tentativo di particolareggiare meglio il gameplay ed allontanarlo dai soliti schermi dell’hack’n’slash; insomma solo qualche cenno alla decadenza contemporanea nella morale e nei costumi della gente.

L’ultima parte è quella che io ho definito “Sara Tommasi”, dove Dante si spinge nei meandri degli uffici di Mundus, dove possiamo trovare le anime corrotte dal denaro, il fatto che il caro vecchio Mundus tenga per le palle i potenti del mondo tramite il suo controllo delle banche, influenzando così la vita di ogni cittadino tramite un tema che negli ultimi tempi è venuto a galla più e più volte (vedi signoraggio bancario, rating, crisi economica globale et similia).

In conclusione…

Devil May Cry: I mali del nostro secolo scorrono in rapida successione.
Devil May Cry: I mali del nostro secolo scorrono in rapida successione.

Non sono un complottista, non vedo progetti di geoingegneria nelle scie chimiche e non credo che i chip sottopelle ci vengano introdotti tramite i vaccini, ma è molto probabile che, come me, i Ninja Theory si siano resi conto che i grandi temi internet-complottistici di questo periodo siano appunto i brand, le banche e i media.

O come direbbe Guzzanti: “li abbiamo rincoglioniti coi sordi, a fess’ e il calcio”, e voi? Siete rimasti colpiti dalla cosa? Vi è sembrata una nota stonata in un hack’n’slash o ha aggiunto spessore alla storia che spesso, in questi generi, tende ad essere carente di contenuti?


Stefano

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