Humble Indie Bundle
Humble Indie Bundle: giocare e scaricare con donazioni non ha mai avuto nomi così difficili.
Recentemente Valve ha avviato il progetto “linux beta survey” ovvero una progetto che si prefigge il compito di selezionare mille beta tester che avranno il compito di provare in anteprima la versione preliminare del prossimo client steam per linux.
Prima che il client sia finalmente disponibile a tutti dovrà passare un po’ di tempo, tuttavia le alternative al gaming su linux in particolare per quanto riguarda i giochi indie non mancano, una di queste recensita qui su dietrologia videoludica è Desura, una piattaforma di digital delivery multi piattaforma.
Un’altra alternativa si chiama Humble Indie Bundle
ma chi li inventa questi nomi?
Humble indie bundle è un pacchetto di giochi (ma anche musica ed e-book) che viene venduto su internet per un determinato periodo di tempo, questi giochi sono drm free e multipiattaforma, ma l’aspetto più singolare di questi bundle è che il prezzo lo decidi tu purché sia di almeno 1 centesimo, valuti il pacchetto di giochi, e decidi tu quanto sia giusto pagarli, non solo, si può decidere come ripartire questo denaro potendo scegliere tra sviluppatori, enti di beneficenza non che gli organizzatori di questa piattaforma.
Ovviamente la piattaforma incentiva le donazioni affinché siano superiori al limite minimo di un centesimo, se la donazione dell’utente raggiunge almeno un dollaro, oltre al pacchetto di giochi l’utente potrà scaricare anche la “steam keys” ovvero un codice che permette di avere gli stessi giochi anche su steam, non solo, superata una certa soglia stabilita per ogni bundle avremo a disposizione anche contenuti aggiuntivi come le colonne sonore, ma come se non bastasse se si supera il prezzo medio di ogni bundle stabilito in fattore delle donazioni effettuate da tutti gli utenti, si ha a disposizione un ulteriore gioco e il rispettivo contenuto aggiuntivo.
In tutto sono stati lanciati 6 bundle, l’ultimo dei quali offriva giochi come Torchlight, Shatter, Rochard, Space Pirates and Zombies, Vessel, Dustforce.
Ma parliamo un po di numeri, il primo bundle fruttò la bellezza di 1,27 milioni di dollari, il secondo 1,8 milioni, il terzo 2.16 milioni, il quarto 2,37 milioni, il quinto 5,10 milioni mentre l’ultimo 2,5 milioni
E’ possibile quindi creare un mercato basato sulle donazioni, che permetta agli sviluppatori di giochi indipendenti di monetizzare il loro lavoro, in un settore come quello videoludico, che lascia sempre troppo poco spazio ai giochi indie, che sia possibile basare il proprio modello di business sulle semplici donazioni degli utenti?
Personalmente non vedo l’ora che esca il prossimo bundle.