1×04 Se Questo è un Gremlin

E quando lo spettro dell’Atari sembrava ormai essere solo un ricordo lontano, ecco tornare il Barry White dei poveri, il nostro Simone Pizzi accompagnato dalla sua Voce, a ridare lustro e dignità a quei beceri masnadieri di Archeologia Videoludica ed IPN tutto!

Giuseppe “Professor Jones” Scaletta, stavolta col borsalino davvero sulla capoccia, riporterà alla luce due tristi (?) momenti della remota storia del videogioco con il benestare di Marco “il Distruggitore” Gualdi, che finalmente avrà pane per i suoi denti e letame da spalare su chiunque provi a scagliarvisi contro!

Quest’ultimo protagonista due volte, grazie allo splendido fumetto omonimo dallo stesso magistralmente realizzato ed allegato a questa puntata di AV. Davvero esilarante! Avrà più senso se lo leggerete dopo l’ascolto, dato che è strettamente connesso ai nostri sproloqui 😉

E a questo giro diamo il benvenuto a Roberto “Tsam” Bertoni di Oldgamesitalia, colui che riporterà credibilità al nostro progetto con il suo intervento, a dimostrare che qualcosa di buono, questi cialtroni, possono ancora farlo.

Ricordatevi di scrivere le vostre assurde critiche (ma anche i complimenti) in uno dei tanti modi che vi sono stati concessi, oppure nel topic ufficiale presente sul forum di OGI.

Partecipate in massa all’iniziativa “La prima volta non si scorda mai” e buon ascolto!

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IN QUESTO EPISODIO

Schiacciando pedoni contromano
È il lontano 1976 ed arriva la prima controversia pubblica sul mondo dei videogiochi, con argomento: la violenza. Perché la Exidy fa uscire Death Race, il primo gioco il cui scopo va contro la moralità condivisa, cioè inseguire e schiacciare con la propria auto dei gremlins che purtroppo (complice anche la bassa risoluzione della grafica di allora) sono più che altro assimilabili ad esseri umani. Da qui la nascita di una pletora di polemiche che si trascinano e vengono a galla periodicamente (di pari passo con la cronaca nera, ahimè) fino al giorno d’oggi.

La crisi vien con PONG
Oh no, ancora? Bah, solo per dire che tutto questo proliferare di ponghi e cloni di ponghi ha portato ad una saturazione del mercato ed al collasso dello stesso, nel 1977. Solo la stessa Atari e Magnavox sopravviveranno alle gravi perdite, e si dovrà aspettare il ’78 per vedere una nuova golden age con Space Invaders e l’Atari 2600, del quale divenne la killer application.

Addentriamoci nella polemica
Nel Dungeon facciamo ancora le pulci a Death Race e alla caciara che ha sollevato, citando una lunga lista di giochi che hanno avuto problemi con la legg… con l’opinione pubblica a causa di violenza, scene esplicite o ideologia. Diamo inoltre la nostra modesta opinione sull’argomento, attirandoci certamente le ire di voi ascoltatori (scrivete, dai, insultateci).

OGI è il giorno giusto
E prende finalmente corpo la collaborazione con Oldgamesitalia grazie all’intervento in corde vocali e compressore di Tsam, al secolo Roberto Bertoni, che partecipa apportando il suo contributo grazie anche a quanto discusso sul loro forum. Si ferma con noi inoltre per spiegarci la filosofia che sta dietro ad OGI e la bella iniziativa del LucasArts Museum. Benvenuto a bordo, Roberto!

E ancora
Tanti gli ascoltatori ed amici che hanno espresso il loro parare sulla precedente puntata e hanno voluto commentare. Un ulteriore “grazie” ad Andrea “Vintage” Milana per il prezioso contributo col quale ci ha allietato i padiglioni auricolari.

Brani in questo episodio
SHINOBI remix 2011 – Vintage (Andrea Milana)

Altri links
Il film da cui ha preso il via tutto
Il remake cinematografico
Un bel video del cabinato di Death Race in azione
Il simulatore di Death Race
Video del simulatore di Death Race, per guardare il gameplay più da vicino
La successiva e potenziata versione di Death Race per NES
La demo di Death Race 2000

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