AI 3×04: Computer da trasporto

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Torna il podcast di Archeologia Informatica con un tema molto particolare: computer portatili (e trasportabili).

La squadra capitanata da Simone Pizzi vede in campo Carlo Santagostino ed il sottoscritto, Stefano Paganini per parlare dei computer che hanno cambiato (ancor di più) il mondo – lontano da un tavolo…

Siamo partiti da considerazioni di evoluzione tecnologica e di mercato: Simone propone come punto di partenza la minaturizzazione, anche se probabIlmente sarebbe stato un processo ugualmente perseguito dall’industria informatica (sui desktop).
Propongo tre elementi di innovazione peculiari dei computer “on the move”:
– display LCD (e derivazioni) invece dei pesanti (e dispendiosi) CRT,
– l’adozione di tecnologie CMOS e simili per CPU e componenti, per un migliore utilizzo dell’energia e la relativa dissipazione del calore,
– l’utilizzo di sistemi operativi “always-on”: che necessitino molto meno di avvio/riavvio, ma che, oltre alla memoria costante, siano sempre disponibili all’uso e che, durante lo stand-by, siano in grado di preservare le batterie e l’energia a disposizione.

Abbiamo convenuto sul tema della “libertà” che un computer portatile, con grande enfasi delle pubblicità dell’epoca, era in grado di proporre agli utenti anche se, nei primi modelli, richiedeva doti da body builder per il trasporto di quei mostri…

Note complete su www.archeologiainformatica.it

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