4×04 Un Calcio alla storia
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IN QUESTO EPISODIO
Il calcio, simulazione rognosa
Non sempre è facile comprendere i problemi dietro ad una simulazione calcistica; d’altronde non è solo una palla tonda che gira! Cerchiamo di definire le problematiche hardware, di capire come uno sport non filo americano potesse ritagliarsi il proprio spazio e, sopratutto, perché Space Invader fosse meglio di un Soccer qualunque.
Cosa diamine sto giocando? Soccer = fiducia
Se bendassimo qualcuno per poi sottoporgli un’immagine dei primi giochi di calcio, forse non sarebbe in grado di capire di che cosa si tratti. Non giocatori ma pixel, non azioni ma rimbalzi. Eppure, ci sembrava calcio pure quello!
Come non ricordare ad esempio Soccer della Magnavox, il calcio sul Vic 20 o il fantastico manuale su Atari Vcs?
D’improvviso i calciatori
Mentre tutto sembrava adatto per scatenare la fantasia dei videogiocatori, si abbatte sulle console la parola “realismo” ed i calciatori non sono più macchie amorfe. Li vediamo correre, tirare e… persino rimaterializzarsi da un bordo all’altro dello schermo.
E’ l’epoca del realismo senza arte né parte, come ci ricorda il manuale per Nasl Soccer, il calcio senza portieri di Atari e Atari Soccer!
Palla al centro: Andrew Spencer
Nel 1983, gli appassionati si era accorti con una certa sagacia che per computer non c’era molto relativo al calcio. Come al solito, c’era bisogno di uno scatto in avanti di un grande creativo, in questo caso Andrew Spencer col suo Commodore 64. Lo Spectrum poteva restare a guardare? Macché, lui aveva Jon Ritman!
Gustiamoci quindi Match Day, una versione alternativa di International Soccer e un suo remake.
L’orgia di licenze di dubbia utilità
Il calcio cominciava a macinare soldi pure coi videogiochi, a loro volta di anno in anno più popolari. Quanto avremmo dovuto aspettare per vedere le licenze entrare in ballo? Vuoi vendere di più? Usa il volto e il nome di un giocatore per risaltare! Il tuo gioco fa schifo? Stessa tattica e magari due spiccioli li recuperi!
Il trio delle meraviglie
Alla fine degli anni Ottanta, il calcio nel videogaming era un fiume in piena. Se bisognava per forza dribblare parecchie porcherie, era anche vero che i tempi erano maturi per la venuta di reali capolavori, che giungono da Audiogenic, Microprose e Ocean in un tripudio di multipiattaforma. Su C64, Spectrum e Amstrad si combatte la prima grande guerra per il trono di migliore simulazione di calcio! Ecco a voi Match Day II, Emlyn Hughes International Soccer e Microprose Soccer!
ChittesenGoogle
Perché Pelè!
Il gioco della rotella
La petizione per squadre femminili in Fifa
Peter Shilton’s Maradona Handball, “capolavoro”
Footballer of the Year per Atari 8 bit
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